Quel Dicembre 2017 …

Luigi prima di arrivare in fattoria

I ricordi sono ancora molto nitidi nelle menti di chi, proprio in questi giorni, tre anni fa, aspettava con apprensione notizie dalla Romania. Quello che accadde è ancora molto vivo nei nostri cuori e rileggere la chat di Whatsapp, che ci scambiavamo con gli Stroi in Romania, ci fa scendere qualche lacrima (di gioia). Sono stati momenti di ansia, paura, sconforto e soprattutto preghiere disperate e alla fine gioia!

La vita (e il futuro) di 6 fratellini cresciuti nelle campagne povere della Romania Moldova, era in pericolo. Eravamo chiamati ad intervenire in qualcosa che sembrava davvero troppo grande per noi, forse anche per la nostra poca fede. Una situazione umanamente odiosa: l’egoismo degli adulti che riversava sofferenza su sei vite indifese.

Proprio durante il periodo dell’anno (quello natalizio)  in cui l’amore e la bontà dovrebbero scaldare il cuore delle persone, Luigi, Luiza, Lorena, Denis, Ionela e Patricia, venivano abbandonati al loro destino ed esposti a pericoli indicibili, da chi invece avrebbe dovuto garantire affetto, amore e protezione.
Ma a Dio, che è ricco in misericordia, è piaciuto di tramutare il male in bene. Abbiamo imparato che i miracoli accadono, anche nelle situazioni che a noi uomini sembrano impossibili.

A 3 anni di distanza, guardando dalle finestre della fattoria, vediamo un nuvolo di bambini (ormai ragazzi) che riempiono il tavolo della cucina in fattoria. Ormai formano una vera e propria famiglia con gli Stroi, con tutte le dinamiche famigliari che ne conseguono. Certo l’adolescenza dei più grandi non è

I fratellini Fandarac arrivati da poco in fattoria

semplicissima da gestire, ma siamo certi che Nicu e Mihaela, con l’aiuto del Signore, faranno un ottimo lavoro, come d’altronde hanno fatto durante questi 3 anni intensissimi.

Spesso ci siamo sentiti dire (dagli esperti) che c’era poca speranza di recuperare la stabilità e ridare serenità a questi piccoli. Credo di poter parlare a nome di tutti noi di Bethesda, anche con una punta di sano orgoglio,  affermando che non abbiamo mai dubitato che Dio potesse intervenire seppur in una situazione impossibile, mostrando la sua Onnipotenza e anche stravolgendo le diagnosi umane. 
Se pensiamo a tutte le difficoltà, prima di tutte la distanza, poi i mezzi economici per mantenere una famiglia improvvisamente ingrandita, la fragilità dei bambini, la burocrazia… non possiamo che lodare Dio per quanto ha fatto e soprattutto per averci dato l’onore di essere strumenti nelle Sue mani.
Quando chiamiamo “tesori” questi bambini non vogliamo sembrare stucchevoli, lo sono davvero e non solo per  noi soci, ma anche per quanti ne hanno solo sentito parlare, oppure sono potuti venire in Romania ed hanno visto con i propri occhi quanta energia, passione e amore trasmettono questi piccoli. 

Ormai i libri, la musica, i canti, i disegni, le acrobazie, lo scorrazzare in giro per la fattoria, i progetti futuri, riempiono le loro giornate e ci fanno sorridere e ringraziare Dio perché ci fa vivere tutto questo, anche se a distanza.

Nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza le preghiere e la generosità di tante persone che sono state toccate da questa storia. 
Il mio/nostro è un sentito: GRAZIE!

Possa Dio benedire questa famiglia, benedire voi e farci stupire ancora di più di quanto non abbia fatto fino ad ora, con altri miracoli attraverso chi non aveva nessuna speranza.

Luigi e la sua chitarra

Abbiamo iniziato questo articolo con l’immagine di Luigi che alimenta la stufa della sua vecchia casa con la legna che aveva raccolto nel bosco, per scaldare se stesso e i suoi fratellini, vi lasciamo con la sua foto mentre abbraccia la chitarra nel caldo della sua cameretta in fattoria. Dio è buono, gloria a Lui!

Ma tu, o Signore, sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco in benignità e verità.

Salmo 86:15

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